Ricerca

Le scuole primarie dell’Istituto incontrano Igor Cassina

Il campione olimpico ha motivato i ragazzi a coltivare i loro talenti

Utente CNIC86000E-psc

da Cnic86000e-psc

0

“Ricordatevi sempre che siamo la cosa più importante, siamo unici”. Ha risposto così Igor Cassina, ginnasta, campione olimpico ai Giochi Olimpici di Atene 2004 nella specialista della sbarra, all’apertura dell’incontro svoltosi il 12 aprile con le scuole primarie “Revelli” e “Rolfi” dell’istituto comprensivo del Viale Angeli.

Grande l’entusiasmo e la curiosità da parte dei ragazzi nei confronti del ginnasta, invitato nell’ambito dei progetti delle due scuole “We care” e “Il gioiello dentro di me”. Cassina si è rivolto agli alunni in modo molto spontaneo, condividendo i suoi pensieri, i suoi ideali e spiegando come gli importanti valori trasmessi dalla sua famiglia siano stati rafforzati dallo sport, inteso come strumento educativo, al pari della scuola, indispensabile nel processo di crescita di ognuno.

Durante l’intervento ha utilizzato alcune parole chiave, ponendo l’accento sulla loro valenza positiva. Ha parlato di sogno, presupposto solido da cui devono partire gli obiettivi che ci poniamo, che vanno di pari passo con la vita. L’atleta ha perciò invitato gli alunni a credere fortemente in sé stessi, perché ognuno ha diritto ad averne uno e nella vita deve impegnarsi per poterlo raggiungere, coltivandolo, custodendolo e proteggendolo.
Il secondo termine su cui si è soffermato è stato ambizione: bisogna imparare a osare. Il campione olimpico ha desiderato fortemente realizzare nella vita quella che era la sua passione, senza schiacciare gli altri e senza comportarsi male. Ambire significa perciò diventare una persona migliore, una persona pronta, capace, disciplinata, responsabile. È poi passato a parlare di ricchezza. Di valori, di attitudine, di atteggiamento, ricchezza nell’impegno, nel voler raggiungere una vita migliore, ricchezza nell’essere felici. E ancora, di successo. Ha avuto una vita estremamente complicata, ma ha avuto una fortuna: i suoi genitori. Successivamente ha avuto la “testa”, perché chi arriva al compimento di un viaggio non è il grande talento, il grande fenomeno, ma chi sfrutta le proprie doti, la propria abilità interiore per mettere a frutto un capolavoro di vita.
Infine ha spiegato agli alunni la parola umiltà che non vuol dire non ambire a diventare migliori, ma significa affrontare la vita con i propri valori, senza abbandonarli mai, costi quel che costi.

Igor Cassina ha inoltre ammesso che, come tutti, ha dei punti deboli, che chiama le nostre “aree di miglioramento”, che possono diventare i nostri punti di forza, ed ha affermato che abbiamo tutti un grande potenziale che molto spesso sprechiamo, perché a volte, “è dura avere la grinta, lo smalto, l’energia per andare in palestra con entusiasmo”.
Ha anche sottolineato che per realizzare un grande sogno nella vita bisogna avere delle motivazioni molto forti, bisogna fare delle scelte. Il campione non è il frutto di una classifica, ma è colui che si applica ogni giorno con i suoi valori (disciplina, coerenza, integrità), aiutando il prossimo e ascoltando chi lo vuole aiutare a diventare una persona migliore. Tutti, nella vita, possono diventare campioni.